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Tariffe traduttori italiani
Thread poster: FGHI (X)
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Agree Aug 11, 2009

Emanuela Galdelli wrote:

Ricordiamoci di non fare riferimenti specifici agli outsourcers, fornendo dati che potrebbero ricondurre al loro nome.

Tutto ciò nel rispetto della regola http://www.proz.com/siterules/forum/8#8 .

Grazie, buona fine di giornata e buona discussione costruttiva.

Emanuela

Ciao Emanuela e grazie per il tuo reminder...

Non so se ti riferisci direttamente al mio intervento (a dire il vero, citando un dato pubblico (i bilanci sono in camera di commercio accesibili a tutti) e senza fare nomi, né tantomeno commenti credevo di essere ligio alla regola...): ad ogni modo se come moderatore ritieni di dover editare il mio messaggio - è inutile dirlo - fa pure

Buon lavoro,
RR


 
Emanuela Galdelli
Emanuela Galdelli  Identity Verified
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Grazie Renato Aug 11, 2009

Il mio era un reminder generale, involontariamente si possono fornire dati che potrebbero aiutare a identificare l'outsourcer.

Grazie,

Emanuela


 
Gaetano Silvestri Campagnano
Gaetano Silvestri Campagnano  Identity Verified
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Tariffe ed esperienza Aug 11, 2009

Ciao Antonella,

Vorrei tentare di darti qualche consiglio sulle questioni che hai sollevato nei tuoi interventi, specialmente riguardo ai modi per fare esperienza e iniziare al meglio la tua attività di traduzione.

Secondo me la tariffa che hai indicato, di 0,05 Euro a parola, non è proprio un'eresia, almeno per chi si affaccia per la prima volta alla professione del traduttore.

Sono ben altre le tariffe veramente vergognose, che ormai si leggono sempre p
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Ciao Antonella,

Vorrei tentare di darti qualche consiglio sulle questioni che hai sollevato nei tuoi interventi, specialmente riguardo ai modi per fare esperienza e iniziare al meglio la tua attività di traduzione.

Secondo me la tariffa che hai indicato, di 0,05 Euro a parola, non è proprio un'eresia, almeno per chi si affaccia per la prima volta alla professione del traduttore.

Sono ben altre le tariffe veramente vergognose, che ormai si leggono sempre più negli annunci di lavoro qui in ProZ o in altre sedi simili nel Web (0,02 Euro o, peggio ancora USD, visto il cambio attuale, e anche meno di così...), e che puntualmente scatenano in questo forum delle periodiche "querelle" e "lamentazioni" che in genere lasciano il tempo che trovano.

Non oso poi immaginare cosa accadrebbe se io menzionassi la tariffa con la quale ho iniziato a tradurre da freelance, diversi anni fa, senza la minima consapevolezza di cosa fosse un prezzo equo… Allora prendevo per oro colato tutto ciò che affermava il mio primo e unico cliente, una microagenzia delle mie parti a conduzione familiare. Paradossalmente, però, queste persone, nonostante lo sfruttamento impietoso, mi hanno fatto entrare nel panorama della traduzione professionale (sia pure nel modo non proprio migliore, come del resto avviene per molti) e, soprattutto, mi hanno fatto fare moltissima esperienza… Tutto questo è andato avanti per un bel po', finché dei bravi amici e colleghi, e in seguito lo stesso ProZ (che ho scoperto proprio per caso, poco dopo la sua fondazione), non mi hanno aperto gli occhi sulle tariffe e sulle questioni più importanti del nostro lavoro. In questo modo, sia pure gradualmente, ho iniziato a lavorare con clienti sempre migliori, fino ad arrivare, dopo qualche tempo, a quelli che pagano in modo più che dignitoso…

Tuttavia, detto ciò, e terminato questo inciso, ti consiglierei ugualmente di aumentare via via, e appena possibile, la tua tariffa di partenza, in proporzione all'esperienza che acquisirai.

Qui molti obietteranno che non sarà possibile aumentare le tariffe in un secondo momento, visto che difficilmente i clienti, e soprattutto le agenzie, sono disposti ad alzare delle tariffe iniziali, specialmente a dei nuovi collaboratori che sono anche alle prime armi. Ebbene, secondo me la soluzione sta in un "turnover" abbastanza dinamico dei clienti, che, del resto avviene anche in modo naturale nella carriera di ogni traduttore, come è avvenuto anche nel mio caso, appena descritto: si tratta cioè di abbandonare i clienti che non vogliono alzare le vecchie tariffe per acquisirne via via di nuovi che sono disposti a pagare le tariffe migliori. A questo scopo, però, non devi stancarti mai di cercare i potenziali nuovi clienti, soprattutto attraverso Internet, utilizzando anche, appena possibile, i cosiddetti "strumenti di ricerca passiva", come può essere soprattutto un tuo sito Web. Naturalmente, un altro strumento fondamentale di questo tipo è anche il tuo profilo qui in ProZ, che pure ti consiglio di curare e arricchire continuamente con informazioni utili sul tuo lavoro.

Ovviamente è necessario che in questo primo periodo tu faccia la maggior esperienza possibile, e bene hai fatto a svolgere gli stage ai quali accennavi, anche se, come tu stessa hai purtroppo sottolineato (punto questo molto dolente), questi tipi di collaborazione sono quasi sempre sottopagati…

Ora dovresti continuare su questa strada, magari anche svolgendo delle traduzioni per volontariato, per note istituzioni di traduttori che operano in questo campo, come i "Traduttori per la pace" o i "Traduttori senza frontiere". Naturalmente, visto che non si può vivere traducendo solo gratis, e visto che agli inizi è difficile poter contare subito su un flusso di lavoro continuo e abbondante, è una buona idea anche quella che hai indicato, di trovare un lavoro temporaneo part-time, nell'attesa di ingranare veramente come freelance. Però, sia ben chiaro, se proprio dovrà trattarsi di un lavoro parallelo part-time, che non sia assolutamente sottopagato: a questo proposito, l'esempio del call-center, che hai citato, non è forse dei più consoni…

Frattanto, però, ti consiglio di mettere il massimo impegno nella traduzione, e di contattare senza stancarti agenzie e aziende di vario genere (allo stesso tempo, come già detto, curando al meglio la tua presenza in Internet), fino a trovare i clienti giusti. Naturalmente, sempre cercando in ogni modo di migliorare continuamente la tua esperienza.

E a questo proposito, un altro straordinario strumento per fare esperienza nella traduzione è l'area KudoZ di ProZ, con le domande terminologiche. Questa area, giustamente, è stata più volte definita un'ottima "palestra" per i traduttori, sia "nuovi" che meno nuovi. Consente infatti di apprendere moltissimo non solo a chi pone le domande, ma anche a chi risponde o valuta le risposte, o semplicemente a chi le consulta.

Infine, un ottimo metodo per affrontare sia il problema dell'esperienza che quello delle tariffe potrebbe consistere nell'affidarti a quello che si definirebbe una sorta di "tutor" (o "mentor") per l'inizio della tua professione di freelance (o anche a più di uno, a seconda dei tuoi settori di lavoro). Si tratta cioè di un traduttore esperto, con il quale potresti accordarti per far revisionare i tuoi lavori nei primi tempi, corrispondendogli una parte della tariffa. Tutto ciò, naturalmente, dopo aver proposto ai clienti una tariffa più alta, indicando magari la tua collaborazione in "tandem" con il revisore. In questo modo potresti non solo iniziare da tariffe ancora più elevate di quelle generalmente praticate dai principianti, ma, allo stesso tempo, potresti anche acquisire una grossa esperienza. Potrai infatti confrontare la versione originale dei testi da te tradotti con quella corretta dal revisore (al quale potresti chiedere di inviarti il documento ricorretto, ad esempio, con la funzione dei segni di revisione di Word). Infatti, non si dirà mai abbastanza quanto è importante capire dove si è sbagliato e quanto si può migliorare imparando dai propri errori, anche nel campo della traduzione.

Spero perciò che queste indicazioni possano esserti utili almeno in parte e ti auguro un grande in bocca al lupo per la tua attività.

Allo stesso tempo auguro buone vacanze a chi le sta già facendo e comunque una buona seconda metà dell'estate a chi come me è rimasto al lavoro.

Ciao a tutti,

Gaetano


[Modificato alle 2009-08-11 18:00 GMT]
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Antonella Berardi
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Grazie! Aug 11, 2009

Renato Renno wrote:

Antonella perché incroci le dita? Per un traduttore è una pessima mossa, riduci la produttività

Scherzi a parte, non capisco perché non accettando di essere "sottopagata" per qualcosa che ti piace fare e che ti permette di costruire nella direzione in cui vuoi andare (traduzioni), accetti però di essere sottopagata per qualcosa che non ti piace fare e non è nemmeno edificante per la tua direzione di vita (call centre)...

Non vuoi contribuire ad abbassare il mercato delle tariffe di traduzione?
Ammirevole il proposito, ma – nella mia ottica – stai sbagliando strategia...


Evitare che il mercato di fascia bassa (che è sempre esistito e sempre esisterà) cresca fino ad erodere le fasce alte - e magari ridimensionarlo - è cosa che spetta a “noi” senor (è il caldo di Agosto che mi ha dato alla testa e mi fa mettere tra i senor, non ci fare caso!): siamo noi che dobbiamo creare più valore, fare più marketing, appoggiare iniziative come Onionskin e magari astenerci dai comprtamenti evidenziati dal post di FGHI...

Un domani toccherà anche a te fare la tua parte, quando sarai cresciuta abbastanza per iniziare a frequentare la fascia alta: allora ci sarà bisogno del tuo coraggio per lanciarti nel vuoto e guai a (tutti) noi se non lo farai...

Ma per adesso – è proprio la tua idea di poter e dover vendere appena uscita dall’università, a 0.05 o più, traduzioni in “Marketing, Legale, Farmaceutico, Ingegneria meccanica, Hardware e Software” a fare male a tutti noi...
Mi spiego meglio:

  • Fai male a te, perchè dovresti sapere benissimo che le tue possibilità di vincere la concorrenza dei traduttori più esperti è praticamente vicina allo 0 (FGHI te lo ha detto chiaramente...la gente in pubblico dice una cosa e in privato ne fa un’altra...te lo incollo qui guarda:
    FGHI wrote:
    Onestamente mi viene un po' da sorridere leggendo certe arringhe di alcuni colleghi, dato che, come ho potuto appurare da certi CV che ho ricevuto, molti in pubblico criticano l'approccio degli altri e poi, lontano dai riflettori, sarebbero pronti ad accettare incarichi a tariffe DAVVERO irrisorie, quindi chiudiamo pure qui, grazie a tutti quelli che sono intervenuti, probabilmente ho sbagliato io a introdurre questo argomento, ma è stato istruttivo comunque, da altri punti di vista.
    Saluti!

  • Fai male alla categoria perchè, se non ti fai le ossa, quando uno di noi ti farà una revisione pesante, ti verrà il classico “strizzone” e farai come quella tale che mi ha risposto dicendo che “procuratore” non si dice più in Italia perché ora si dice “praticante avvocato”...Peccato che io le contestavo l’uso di “praticante avvocato” (difesa) al posto del “procuratore della repubblica” (pubblica accusa!) e la “professionista” non lo aveva nemmeno capito! Tutto questo davanti ad un PM che non conoscendo la lingua non sapeva cosa pensare: 2 professionisti che litigano, non c’è niente di peggio!
  • Fai male al mercato tutto: pensa quanto diventa più difficile per “noi” (di nuovo il caldo di Agosto!) educare il cliente (e preparare così un posto anche per te un domani) e fargli capire che esistono – come in effetti esistono! – diversi livelli di qualità ognuno con il suo prezzo...Il tuo tentativo – esperito a fin di bene! – finisce per remare contro la “differenziazione" a danno del mercato di fascia alta e a vantaggio dell’avanzata del mercato di fascia bassa, che divora fette sempre più grandi: se ognuno non tiene il suo posto, l’effetto per il cliente sarà "di una grande massa dove quello che peschi peschi è uguale...Quindi perché pagare di più? Solo per fare contento questo che da mezz'ora mi sta riempendo la testa di parole...mah secondo me ci sta a provà!


Chiudo con un’informazione...
Sto facendo un'indagine di mercato in questo periodo: lo sai quanto ha fatturato nel 2007 la società di cui mi sembra si stia parlando in questo forum (ripeto: ammesso che io abbia capito di chi parliamo!)? Sopra i 2 milioni di euro!
Come vedi le società che comprano Eng > Ita a 0.03 e vendono 0.06/7 lungi dall'essere bruciate dal fuoco della spada di San Michele per la loro politica "sfruttatrice" e "irresponsabile", prosperano e sono moooolto gradite al mercato.

...e un’esortazione...
  • Non ti fare problemi a lavorare per loro: sono un’ottima palestra!
  • Evita di accettare lavori di alta responsabilità, ovviamente (eviterai di metterti nei pasticci!)...e fai notare a chi te li dovesse eventualmente proporre che tu non sei la persona più indicata (vedrai come farai strada con mosse di questo tipo!)
  • Scegli UN argomento (se posso permettermi, lascia stare quell’enciclopedico sapere che sfogi nella pagina su Proz!) e...
  • ...approfondisci, studia, traduci, impara a sfruttare al meglio i CAT, aiuta i colleghi, aiuta qualche PM in difficoltà, impara le best practices, partecipa ai convegni...
  • Crea valore per la tua offerta e solo dopo ti preoccuperai di dire che sei “sottopagata”...ammesso che a quel punto lo sarai davvero!


In bocca al lupo!
RR


[Modificato alle 2009-08-11 16:54 GMT]


Ciao Renato!
Ti ringrazio molto per il tuo esauriente messaggio! Dire che mi hai aperto un po' di più gli occhi è forse poco
Premetto che non è mia intenzione né mia abitudine puntare il dito contro gli altri, ma da quando ho conosciuto questo sito (un anno e mezzo circa, anche se mi sono iscritta un anno fa), ho letto sempre messaggi sulla questione delle tariffe troppo basse e il mercato della traduzione. In più ho sempre letto con attenzione tutti i post del forum riguardo questi argomenti e i consigli per i meno esperti e vedevo che veniva ripetuta sempre la stessa cosa: "non accettate tariffe da fame", "non fatevi sfruttare", "le badanti e le signore delle pulizie con tutto il rispetto per il loro lavoro, guadagnano più di noi", "agli altri professionisti non si chiedono mica gli sconti per il loro servizio"... ecc. L'elenco potrebbe essere infinito, ma lo conoscete meglio di me! Ebbene, prendete una come me che si affaccia or ora in questo bel mondo della traduzione..è ovvio che ascolta i consigli e i pareri dei "senior", dei più esperti, si interessa ai discorsi tra loro riguardo tutte le questioni rilevanti di questo lavoro e si crea una propria opinione in merito.
Mi è stato sempre ripetuto (è possibile vederlo anche in questa discussione) di lasciar stare certe tariffe, cioè al di sotto di € 0.05 (già bollata come tariffa da fame) e di rifiutare sempre quando mi chiedevano di abbassare la tariffa e così ho fatto, anche se un paio di volte o forse più ho provato ugualmente a propormi per lavori a meno di 5 cent., anche solo per vedere se venivo richiamata, ma non è mai accaduto (non so se dire "per fortuna" o "purtroppo" ).
Premesso questo, come ho detto nei post precedenti, attuando questa strategia, che infatti tu definisci sbagliata, mi sono ficcata da sola in un circolo vizioso notevole e si vede!
Ecco perché nel mio ultimo post avevo espresso velatamente un po' di disappunto per quello che finora mi era stato consigliato di fare..perchè mi trovo in una situazione stagnante!
Leggendo il tuo commento mi rendo conto di aver sbagliato parecchie cose, non sono riuscita a valutare bene la mia situazione e, anche a causa dell'impegno della tesi, non sono riuscita a vedere bene cosa stavo combinando!
Bè, come dicono i saggi, "sbagliando s'impara" e io son sempre pronta a cambiar rotta e a ricominciare da un'altra strada!!

Concludendo, per quanto riguarda gli altri lavori sottopagati, vorrei spiegare in due parole: finora ho accettato di farli, perchè quando hai bisogno di soldi, detto papale papale, basta proporsi a loro perché ti assumono subito e, anche se non è granché, ti pagano a fine mese una tot cifra fissa, cosa che purtroppo non mi è successo con le traduzioni (sempre sottopagate), come ho detto in precedenza. Purtroppo essendo io al sud per ora, non è facile trovare altri tipi di lavoro, ma qui vado off topic!

Quanto all’enciclopedico sapere ( ), ho citato gli ambiti con cui sono stata "formata" sia all'università che durante lo stage in agenzia e su cui mi esercito
Per ora non ho ancora deciso su quale specializzarmi, anche se medicina e farmacologia mi attirano molto, (ho fatto anche la tesi in farmacologia psichiatrica come avrai letto dal mio profilo) ma mi hanno scoraggiata perché tutti dicono che ci sono già medici ed esperti con ottima conoscenza delle lingue che traducono in questo campo ed è inutile investire in questo ambito..ci rifletterò!
Forse sembra presuntuoso elencare tutti gli ambiti, dato che ho poca esperienza, ma come ho detto, non ho ancora deciso su cosa puntare!

Ultima cosa: la fantomatica agenzia di cui parlavamo. Non avevo accettato di ridurre la tariffa e a dire il vero non avevo più risposto all'email e oggi mi arriva una nuova mail da parte loro dicendo che hanno approvato la tariffa e che mi hanno inserita nel loro database! Della serie: tutto è bene quel che finisce bene? Mah, vedremo!

Per il resto, i tuoi consigli mi sono stati e mi saranno utilissimi, davvero, ti ringrazio tanto!
Antonella


 
Antonella Berardi
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:) Aug 11, 2009

Gaetano Silvestri Campagnano wrote:

Ciao Antonella,

Vorrei tentare di darti qualche consiglio sulle questioni che hai sollevato nei tuoi interventi, specialmente riguardo ai modi per fare esperienza e iniziare al meglio la tua attività di traduzione.

Secondo me la tariffa che hai indicato, di 0,05 Euro a parola, non è proprio un'eresia, almeno per chi si affaccia per la prima volta alla professione del traduttore.

Sono ben altre le tariffe veramente vergognose, che ormai si leggono sempre più negli annunci di lavoro qui in ProZ o in altre sedi simili nel Web (0,02 Euro o, peggio ancora USD, visto il cambio attuale, e anche meno di così...), e che puntualmente scatenano in questo forum delle periodiche "querelle" e "lamentazioni" che in genere lasciano il tempo che trovano.

Non oso poi immaginare cosa accadrebbe se io menzionassi la tariffa con la quale ho iniziato a tradurre da freelance, diversi anni fa, senza la minima consapevolezza di cosa fosse un prezzo equo… Allora prendevo per oro colato tutto ciò che affermava il mio primo e unico cliente, una microagenzia delle mie parti a conduzione familiare. Paradossalmente, però, queste persone, nonostante lo sfruttamento impietoso, mi hanno fatto entrare nel panorama della traduzione professionale (sia pure nel modo non proprio migliore, come del resto avviene per molti) e, soprattutto, mi hanno fatto fare moltissima esperienza… Tutto questo è andato avanti per un bel po', finché dei bravi amici e colleghi, e in seguito lo stesso ProZ (che ho scoperto proprio per caso, poco dopo la sua fondazione), non mi hanno aperto gli occhi sulle tariffe e sulle questioni più importanti del nostro lavoro. In questo modo, sia pure gradualmente, ho iniziato a lavorare con clienti sempre migliori, fino ad arrivare, dopo qualche tempo, a quelli che pagano in modo più che dignitoso…

Tuttavia, detto ciò, e terminato questo inciso, ti consiglierei ugualmente di aumentare via via, e appena possibile, la tua tariffa di partenza, in proporzione all'esperienza che acquisirai.

Qui molti obietteranno che non sarà possibile aumentare le tariffe in un secondo momento, visto che difficilmente i clienti, e soprattutto le agenzie, sono disposti ad alzare delle tariffe iniziali, specialmente a dei nuovi collaboratori che sono anche alle prime armi. Ebbene, secondo me la soluzione sta in un "turnover" abbastanza dinamico dei clienti, che, del resto avviene anche in modo naturale nella carriera di ogni traduttore, come è avvenuto anche nel mio caso, appena descritto: si tratta cioè di abbandonare i clienti che non vogliono alzare le vecchie tariffe per acquisirne via via di nuovi che sono disposti a pagare le tariffe migliori. A questo scopo, però, non devi stancarti mai di cercare i potenziali nuovi clienti, soprattutto attraverso Internet, utilizzando anche, appena possibile, i cosiddetti "strumenti di ricerca passiva", come può essere soprattutto un tuo sito Web. Naturalmente, un altro strumento fondamentale di questo tipo è anche il tuo profilo qui in ProZ, che pure ti consiglio di curare e arricchire continuamente con informazioni utili sul tuo lavoro.

Ovviamente è necessario che in questo primo periodo tu faccia la maggior esperienza possibile, e bene hai fatto a svolgere gli stage ai quali accennavi, anche se, come tu stessa hai purtroppo sottolineato (punto questo molto dolente), questi tipi di collaborazione sono quasi sempre sottopagati…

Ora dovresti continuare su questa strada, magari anche svolgendo delle traduzioni per volontariato, per note istituzioni di traduttori che operano in questo campo, come i "Traduttori per la pace" o i "Traduttori senza frontiere". Naturalmente, visto che non si può vivere traducendo solo gratis, e visto che agli inizi è difficile poter contare subito su un flusso di lavoro continuo e abbondante, è una buona idea anche quella che hai indicato, di trovare un lavoro temporaneo part-time, nell'attesa di ingranare veramente come freelance. Però, sia ben chiaro, se proprio dovrà trattarsi di un lavoro parallelo part-time, che non sia assolutamente sottopagato: a questo proposito, l'esempio del call-center, che hai citato, non è forse dei più consoni…

Frattanto, però, ti consiglio di mettere il massimo impegno nella traduzione, e di contattare senza stancarti agenzie e aziende di vario genere (allo stesso tempo, come già detto, curando al meglio la tua presenza in Internet), fino a trovare i clienti giusti. Naturalmente, sempre cercando in ogni modo di migliorare continuamente la tua esperienza.

E a questo proposito, un altro straordinario strumento per fare esperienza nella traduzione è l'area KudoZ di ProZ, con le domande terminologiche. Questa area, giustamente, è stata più volte definita un'ottima "palestra" per i traduttori, sia "nuovi" che meno nuovi. Consente infatti di apprendere moltissimo non solo a chi pone le domande, ma anche a chi risponde o valuta le risposte, o semplicemente a chi le consulta.

Infine, un ottimo metodo per affrontare sia il problema dell'esperienza che quello delle tariffe potrebbe consistere nell'affidarti a quello che si definirebbe una sorta di "tutor" (o "mentor") per l'inizio della tua professione di freelance (o anche a più di uno, a seconda dei tuoi settori di lavoro). Si tratta cioè di un traduttore esperto, con il quale potresti accordarti per far revisionare i tuoi lavori nei primi tempi, corrispondendogli una parte della tariffa. Tutto ciò, naturalmente, dopo aver proposto ai clienti una tariffa più alta, indicando magari la tua collaborazione in "tandem" con il revisore. In questo modo potresti non solo iniziare da tariffe ancora più elevate di quelle generalmente praticate dai principianti, ma, allo stesso tempo, potresti anche acquisire una grossa esperienza. Potrai infatti confrontare la versione originale dei testi da te tradotti con quella corretta dal revisore (al quale potresti chiedere di inviarti il documento ricorretto, ad esempio, con la funzione dei segni di revisione di Word). Infatti, non si dirà mai abbastanza quanto è importante capire dove si è sbagliato e quanto si può migliorare imparando dai propri errori, anche nel campo della traduzione.

Spero perciò che queste indicazioni possano esserti utili almeno in parte e ti auguro un grande in bocca al lupo per la tua attività.

Allo stesso tempo auguro buone vacanze a chi le sta già facendo e comunque una buona seconda metà dell'estate a chi come me è rimasto al lavoro.

Ciao a tutti,

Gaetano


[Modificato alle 2009-08-11 18:00 GMT]



Ciao Gaetano,
ringrazio tanto anche te per avermi dedicato un po’ del tuo tempo raccontandomi la tua esperienza e dandomi preziosi consigli.
È ovvio, i primi tempi sono sempre difficili e la gavetta dobbiamo farla tutti, alla fine!
In effetti, ero abbastanza scettica riguardo i colleghi che ribadiscono quanto sia difficile alzare la propria tariffa dopo aver acquisito un po' di esperienza..mi sembra strano infatti che tutti voi qui siate partiti con la tariffa che proponete ora o no?
Come tu dici, è ovvio che bisogna stare sempre all’erta e cercare sempre nuovi clienti a cui proporsi, nel caso quelli vecchi non accettino tariffe più alte o per qualsiasi altro motivo.
Riguardo i Kudoz, li ho sempre trovati molto utili e interessanti (ne ho parlato anche al mio prof relatore che non conosceva il sito e li ha trovati utilissimi anche lui), infatti qualche volta ho anche partecipato (credo si possa vedere dal mio profilo o no?) nel dare qualche risposta. Li ho sempre letti con interesse, anche se ammetto che ultimamente per mancanza di tempo, li ho un po' tralasciati. Ora però posso dedicare tutto il mio tempo per migliorare, continuare a studiare, esercitarmi e, ovviamente, propormi sempre ad agenzie.
Grazie mille dei preziosi consigli!
Buone vacanze!
Antonella


 
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Segni del destino ?!? Aug 12, 2009

Gaetano Silvestri Campagnano wrote:
E a questo proposito, un altro straordinario strumento per fare esperienza nella traduzione è l'area KudoZ .........
Assolutamente d'accordo!...Si prescrive almeno un'ora al giorno lontano dai pasti (se no ti cala la palpebra!)

Gaetano Silvestri Campagnano wrote:
Infine, un ottimo metodo per affrontare sia il problema dell'esperienza che quello delle tariffe potrebbe consistere nell'affidarti a quello che si definirebbe una sorta di "tutor"...un traduttore esperto, con il quale potresti accordarti per far revisionare i tuoi lavori nei primi tempi, corrispondendogli una parte della tariffa. Tutto ciò, naturalmente, dopo aver proposto ai clienti una tariffa più alta, indicando magari la tua collaborazione in "tandem" con il revisore (...continua...)
Questa la vedo un po' meno probabile: già è difficile che ad Antonella affidino il lavoro, ma che poi le affidino anche il compito di scegliere il revisore e le mettano in mano anche il relativo budget...beh, non so quanto possa essere possibile!


Devo dire però che sono rimasto molto colpito da questo tuo intervento, Gaetano: non so se ricordi, ma qualche anno fa, a me capitò di parlare di un progetto che avrei avuto voglia di realizzare e che affrontava alcuni degli annosi problemi della categoria e proprio tu esprimesti curiosità al riguardo (insieme a qualcun altro che mi scrisse in privato) ...

Bene: l'idea di cui tu parli qui è proprio uno dei pilastri basilari di quello che avevo in animo di fare...poi "fatti personali", il lavoro, la crisi internazionale...le cavallette...beh, ho lasciato andare!

...Carina però questa coincidenza: la cosa mi ritorna di nuovo davanti agli occhi, in un forum di proz e di nuovo con te...È un segno del destino?

Mah, chissà! Vado ad interpretare gli astri (stasera anche cadenti!!!)

Buona notte dei desideri a tutti!
RR


 
Gaetano Silvestri Campagnano
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Metodo del lavoro in "tandem" Aug 16, 2009

Ciao Renato

Spero che sia tu che gli altri colleghi abbiate passato un ottimo Ferragosto.

Riguardo alla parte del mio post precedente relativa alla collaborazione con il revisore, ho avuto l'impressione di non essermi spiegato a sufficienza, e di aver forse dato luogo a dei malintesi.

Renato Renno wrote:

Questa la vedo un po' meno probabile: già è difficile che ad Antonella affidino il lavoro, ma che poi le affidino anche il compito di scegliere il revisore e le mettano in mano anche il relativo budget...beh, non so quanto possa essere possibile!


Non intendevo certo dire che i clienti dovrebbero affidare ad Antonella il compito di scegliere il revisore, o persino metterle in mano il budget. Inoltre non ho capito del tutto quest'ultimo concetto: se riguarda l'incarico di scegliere anche la tariffa da assegnare al revisore, non mi riferivo certo a questo, a meno che la tua non fosse una battuta. Parlavo semplicemente dell'indicazione della collaborazione con un bravo revisore, che sia Antonella che ogni altro traduttore agli esordi dovrebbero aggiungere alla proposta di collaborazione indirizzata ai potenziali clienti.

La ripartizione della tariffa e l'organizzazione di questa collaborazione "in tandem" rimarrebbero un fatto interno tra il revisore e il traduttore esordiente, e non riguarderebbero certo il cliente. Quest'ultimo dovrebbe solo tener presente che il nuovo collaboratore lavora sotto la supervisione di un traduttore esperto, che garantisce perciò una maggiore qualità ai testi tradotti. Di conseguenza, il cliente dovrebbe soltanto praticare una tariffa un po' più alta di quella normalmente considerata per i principianti, che tenga conto del lavoro del revisore. In pratica la tariffa dovrebbe essere molto simile a quella corrisposta a un traduttore che possiede già una buona esperienza. Inoltre, se il cliente dovesse rimanere ancora incerto sulla qualità del lavoro finale, basterà che invii una prova o un piccolo lavoro iniziale retribuito, per verificare se vale la pena di accettare la proposta.

Ti assicuro che questo è un ottimo metodo per consentire alle nuove leve di partire con il piede giusto, e non è certo una mia idea (magari!), ma è stato proposto già svariate volte da colleghi molto bravi e con non pochi anni di esperienza. Inoltre, ultimamente, anche per i traduttori più affermati, si sta facendo strada la modalità di lavoro "a quattro mani" con un collega fidato che fa da revisore: come una sorta di "peer review" della traduzione. Alcune agenzie, come ho potuto constatare di recente (e con un certo stupore), ritengono addirittura preferenziale questo metodo per l'avvio di nuove collaborazioni.

Per gli esordienti, come in parte avevo già accennato, lavorare con un bravo revisore presenta addirittura tre vantaggi allo stesso tempo, e cioè: in primo luogo offre maggiori possibilità di essere presi in considerazione dai clienti e di iniziare con loro una collaborazione effettiva e abbastanza regolare; in secondo luogo consente di fare un'ottima esperienza, imparando dai propri errori, evidenziati dal revisore, e in terzo luogo consente persino di aggirare a monte il problema del cosiddetto "dumping" e "concorrenza sleale" spesso attribuiti ai principianti, questione appunto che infinite volte è stata sollevata nelle discussioni sul nostro settore.

Per passare poi al riferimento ad un tuo vecchio progetto, al quale dicevi di aver accennato in un tuo intervento di qualche tempo fa, mi incuriosisce sapere di cosa si tratta. Dicevi che già da allora io stesso avevo mostrato interesse per questa idea. Però, sarà forse che è passato molto tempo, ma proprio non riesco a ricordare quell'episodio.

Infine, un'altra cosa che non mi è chiara è come mai, in un primo momento, hai manifestato scetticismo per il metodo del revisore, mentre poi hai detto che questo metodo era proprio uno dei pilastri di quel tuo progetto che poi, per una serie di difficoltà, non sei più riuscito a realizzare.

A presto e Buona Domenica a tutti,

Gaetano


[Modificato alle 2009-08-16 22:13 GMT]


 
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Tandem...(in)sostenibilità pratica Aug 18, 2009

Ciao Gaetano,

(Ferragosto ottimo, grazie...spero sia stato altrettanto per te!)

Lasciami dire che ero, sono e sarò sempre assolutamente d'accordo sui benefici potenzialmente insiti nel "tandem"....Tanto a livello di singolo lavoro, quanto a livello di categoria dei traduttori o, più su, di mercato della traduzione.

Io non credo alla sua sostenibilità pratica nei casi che gli sono propri, ovvero il caso specifico/emblematico di Antonella.

Mol
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Ciao Gaetano,

(Ferragosto ottimo, grazie...spero sia stato altrettanto per te!)

Lasciami dire che ero, sono e sarò sempre assolutamente d'accordo sui benefici potenzialmente insiti nel "tandem"....Tanto a livello di singolo lavoro, quanto a livello di categoria dei traduttori o, più su, di mercato della traduzione.

Io non credo alla sua sostenibilità pratica nei casi che gli sono propri, ovvero il caso specifico/emblematico di Antonella.

Molto brevemente:
Facciamo il caso che il cliente abbia da spendere 10 talleri, con i quali è abituato a pagare un traduttore senor e un revisore senor...entrambe persone conosciute e di fiducia.
Ora, perché mail lui - imprenditore - dovrebbe credere alla storiella del 3 x 2? Perché mai dovrebbe sentirsi a suo agio se un "novellino" gli promette che con quegli stessi 10 talleri, se da retta a lui, avrà il lavoro al 100% di 3 professionisti, invece dei soliti 2? (Non sembra tremendamente simile a quella del gatto e la volpe con Pinocchio?)

E quanto può sentirsi motivato a questa cosa il cliente, se il posto del suo traduttore senor viene preso da un duo che si "organizza autonomamente" per contratto: nel senso che il cliente non può scegliere e non deve sindacare questo traduttore senor che dovrebbe assicurare la qualità dello junor e non ha alcun modo di controllare la "quantità" ed "il tipo" di lavoro svolto dal senor (uno spot check, un proofreading, un editing integrale...)
...Lui vede solo soldi che se ne vanno, fiducia da dare a sconosciuti, possibile moltiplicarsi di problemi (ritardo di uno o di entrambi, indisponibilità di uno o di entrambi, errore di uno, avallato dall'altro...) e ridotta capacità di controllo o di reazione...Quando lui un'alternativa collaudata ce l'aveva già!

Insomma il problema è tutto qui: nelle motivazioni che dovrebbero spingere il cliente a finanziare questa "microimpresa" (il tandem) con il suo capitale...Semplicemente, non ne ha!

L'interesse al tandem va spostato dal "principiante" al "senor", da questi all' "LSP" e dall'agenzia al "cliente finale": tutti devono avere una parte di "utile" se no l'affare non si fa!
Inoltre, il controllo in mano al principiante risulta essere uno sbilanciamento eccessivo del baricentro: il controllo dell'operazione deve averlo chi ha la responsabilità di gestione del progetto, ovvero il PM.

Come si fa a fare tutto questo?
Ecco, quel mio progetto partiva proprio da qui...

[Modificato alle 2009-08-18 15:41 GMT]
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Gaetano Silvestri Campagnano
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Progetto Aug 18, 2009

Ciao Renato

Ho capito almeno una cosa dai tuoi ultimi post: che sei scettico sul metodo del "tandem" di cui stiamo discutendo ormai da un po'. Infatti, non so se sarà il caldo estivo o se siamo decisamente su lunghezze d'onda diverse, ma confesso che sono riuscito a cogliere ben poco del discorso contro il "tandem" contenuto nel tuo ultimo post.

Ora, perciò, credo sia inutile che io riprenda le consuete motivazioni, secondo me evidenti (ma a quanto sembra, non altrett
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Ciao Renato

Ho capito almeno una cosa dai tuoi ultimi post: che sei scettico sul metodo del "tandem" di cui stiamo discutendo ormai da un po'. Infatti, non so se sarà il caldo estivo o se siamo decisamente su lunghezze d'onda diverse, ma confesso che sono riuscito a cogliere ben poco del discorso contro il "tandem" contenuto nel tuo ultimo post.

Ora, perciò, credo sia inutile che io riprenda le consuete motivazioni, secondo me evidenti (ma a quanto sembra, non altrettanto per te) a favore del metodo del tandem (compreso il fatto che viene suggerito dalla maggior parte dei colleghi più "navigati" e che vi sono agenzie che stanno iniziando a proporre il "tandem" addirittura come metodo preferenziale, anche ai traduttori esperti): servirebbe a ben poco, e non faremmo altro che ripetere le stesse cose all'infinito, probabilmente senza mai capirci. Questo rischierebbe perciò di diventare un vero dialogo tra sordi, che sicuramente non è ciò che auguro di leggere ai nostri colleghi...

Almeno una cosa, però, vorrei capire, per chiarire se non altro la grossa discrepanza che mi è sembrato di notare già dai tuoi post precedenti, e che ora mi sembra forse ancora più grande: perché da una parte ti dimostri perplesso sull'efficacia di questo metodo, mentre dall'altra dici che faceva parte di un tuo vecchio progetto? E sarebbe possibile conoscere almeno a grandi linee le caratteristiche di quel progetto, che tu dici di aver accennato anche nel forum qualche tempo fa?

E infine, come mai, aumentando ancor di più la suddetta discrepanza, dici ora che sei sempre stato favorevole al metodo del "tandem" e subito dopo ne affermi quella che chiami "insostenibilità"? Intendi forse dire che il metodo ti sembra valido in teoria, ma inapplicabile nella pratica?

Ciao,

Gaetano


[Modificato alle 2009-08-18 22:21 GMT]
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T F F
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Dialogo tra sordi? Aug 19, 2009

Gaetano Silvestri Campagnano wrote:
Intendi forse dire che il metodo ti sembra valido in teoria, ma inapplicabile nella pratica?


...Esattamente! Ma non mi sembra di essere stato poi così criptico...

Renato Renno wrote:
Lasciami dire che ero, sono e sarò sempre assolutamente d'accordo sui benefici potenzialmente insiti nel "tandem"....Tanto a livello di singolo lavoro, quanto a livello di categoria dei traduttori o, più su, di mercato della traduzione.

Io non credo alla sua sostenibilità pratica nei casi che gli sono propri, ovvero il caso specifico/emblematico di Antonella.

Molto brevemente

L'interesse al tandem va spostato dal "principiante" al "senor", da questi all' "LSP" e dall'agenzia al "cliente finale": tutti devono avere una parte di "utile" se no l'affare non si fa!
Inoltre, il controllo in mano al principiante risulta essere uno sbilanciamento eccessivo del baricentro: il controllo dell'operazione deve averlo chi ha la responsabilità di gestione del progetto, ovvero il PM.

Come si fa a fare tutto questo?
Ecco, quel mio progetto partiva proprio da qui...[/quote]


 
Gaetano Silvestri Campagnano
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Lunghezze d'onda Aug 19, 2009

Renato Renno wrote:

...Esattamente! Ma non mi sembra di essere stato poi così criptico...



Ciao Renato

Ti assicuro che almeno a me lo sei sembrato e anche molto.

Ma, ripeto, non è a te che ne faccio una colpa: probabilmente siamo il tipico caso di persone che, almeno su certe cose, non si intenderanno forse mai, perché le "lunghezze d'onda" sono molto diverse.

Inoltre, anche ammesso che non fosse un dialogo tra sordi sul metodo del "tandem", rischia di diventarlo sicuramente riguardo al tuo ripetuto accenno al vecchio progetto che, in base a quanto dici, avrebbe un'attinenza con il suddetto metodo.

Infatti, non hai ancora detto di quale tipo di attinenza si tratta, perché finora, nonostante le mie ripetute richieste, non hai spiegato neppure la natura di quel progetto, e neppure hai riportato un link alla vecchia discussione su questo forum, nella quale dici di aver menzionato quel progetto.

Ciao,

Gaetano


[Modificato alle 2009-08-20 13:12 GMT]


 
Piergiorgio Mancini (X)
Piergiorgio Mancini (X)
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Rileggendo questo vecchio topic... Feb 18, 2017

Ho perso un po' di tempo a rileggere alcuni sfoghi riguardo le tariffe.

Sembra che il mercato stia peggiorando sempre più a distanza di qualche anno da questa discussione.

Per quello che è la mia esperienza personale alcune agenzie di traduzione con cui collaboro continuino ancora a giocare al ribasso.

Sono l'unico che è capace di rifiutare un incarico per deadline da infarto o tariffe troppo basse?
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Ho perso un po' di tempo a rileggere alcuni sfoghi riguardo le tariffe.

Sembra che il mercato stia peggiorando sempre più a distanza di qualche anno da questa discussione.

Per quello che è la mia esperienza personale alcune agenzie di traduzione con cui collaboro continuino ancora a giocare al ribasso.

Sono l'unico che è capace di rifiutare un incarico per deadline da infarto o tariffe troppo basse?

Grazie

Piergiorgio
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Gianluca Attoli
Gianluca Attoli  Identity Verified
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- Feb 20, 2017

Piergiorgio Mancini wrote:

Ho perso un po' di tempo a rileggere alcuni sfoghi riguardo le tariffe.

Sembra che il mercato stia peggiorando sempre più a distanza di qualche anno da questa discussione.

Per quello che è la mia esperienza personale alcune agenzie di traduzione con cui collaboro continuino ancora a giocare al ribasso.

Sono l'unico che è capace di rifiutare un incarico per deadline da infarto o tariffe troppo basse?

Grazie

Piergiorgio
Traduttore da Inglese a Italiano


Io per ora per le tariffe non mi lamento, con tutte le agenzie con cui lavoro sono sempre le stesse da anni. Per ora nessuno ha mai cercato di abbassarle. Sulla questione deadline invece mi trovi d'accordo, spesso rifiuto lavori con scadenze assurde, come se fossi in ufficio a girarmi i pollici pronto a scattare e consegnare in un batter d'occhio...


 
Christel Zipfel
Christel Zipfel  Identity Verified
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Se leggi bene Feb 20, 2017

Piergiorgio Mancini wrote:

Sembra che il mercato stia peggiorando sempre più a distanza di qualche anno da questa discussione.

Per quello che è la mia esperienza personale alcune agenzie di traduzione con cui collaboro continuino ancora a giocare al ribasso.

Sono l'unico che è capace di rifiutare un incarico per deadline da infarto o tariffe troppo basse?

Grazie

Piergiorgio


questa discussione, un bel po' di partecipanti la pensano come te, quindi non sei certo l'unico.
Ma su 10 che rifiutano, ce ne sono almeno altri 10 che accettano, per i motivi più diversi o il più delle volte anche senza alcun motivo, per mera incapacità di fare i conti e le considerazioni più elementari.

E finché ci sono questi sbadati, chiamiamoli così, la situazione non può assolutamente migliorare, anzi!


 
Tom in London
Tom in London
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Oggi ho rifiutato questo Feb 24, 2017

"Buongiorno,

noi offriamo € 0.03 a parola e una mole di lavoro costante. Le interessa?

Cordiali saluti."

Non è fattibile lavorare per quella tariffa eppure se vai a vedere il BlueBoard, questa agenzia ha tutta un sfilza di 5 e commenti super positivi!


...e poco dopo, questo:

"Il range tariffario entro il quale possiamo muoverci è tra 0,06 e
0,065 € a parola "

Non è nemmeno fattibile lavorare per q
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"Buongiorno,

noi offriamo € 0.03 a parola e una mole di lavoro costante. Le interessa?

Cordiali saluti."

Non è fattibile lavorare per quella tariffa eppure se vai a vedere il BlueBoard, questa agenzia ha tutta un sfilza di 5 e commenti super positivi!


...e poco dopo, questo:

"Il range tariffario entro il quale possiamo muoverci è tra 0,06 e
0,065 € a parola "

Non è nemmeno fattibile lavorare per quella tariffa.

Bisognerebbe spodestare queste agenzie che stanno rovinando il mercato offrendo tariffe notevolmente più basse rispetto al livello europeo consueto. Cari colleghi, non accettate di lavorare per loro, vi state dando la zappa sul piede !

[Edited at 2017-02-24 15:27 GMT]
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