Pages in topic:   < [1 2 3 4 5] >
Vogliamo parlare ancora della gestione separata?
Thread poster: Christel Zipfel
Christel Zipfel
Christel Zipfel  Identity Verified
Local time: 08:20
Member (2004)
Italian to German
+ ...
TOPIC STARTER
Per me sono tasse Dec 4, 2014

Bruno Depascale wrote:

Il fatto è che tecnicamente non dovrebbero neanche essere tasse quelle dell'inps!
Dovremmo essere liberi di scegliere a chi affidare la nostra pensione, in un paese libero ovviamente.
Ma visto che non siamo in un paese libero non si può


Anche se naturalmente hai ragione, in senso stretto non sono tasse. Ma anche se si chiamano contributi, sono pur sempre obbligatori, non è che possiamo scegliere di non pagarli o almeno optare per un sistema più remunerativo. Quindi sono tasse, alla stregua di IRPEF, IMU e quant'altro. Almeno io la intendo così, ma non sono un'esperta.


 
Bruno Depascale
Bruno Depascale  Identity Verified
Italy
Local time: 08:20
Member (2009)
English to Italian
+ ...
Viviamo nel paese dei paradossi Dec 5, 2014

Christel Zipfel wrote:

Anche se naturalmente hai ragione, in senso stretto non sono tasse. Ma anche se si chiamano contributi, sono pur sempre obbligatori, non è che possiamo scegliere di non pagarli o almeno optare per un sistema più remunerativo. Quindi sono tasse, alla stregua di IRPEF, IMU e quant'altro. Almeno io la intendo così, ma non sono un'esperta.


Certo che possiamo scegliere.
Se non avessimo scelta non saremmo umani.
Non ci sarebbero state le rivoluzioni, e avremo ancora le case regnanti del medioevo.
Il fatto è che ci interessa il nostro piccolo orticello e non vogliamo avere "problemi" con il fisco.
Ma questa è una situazione paradossale. Che non ha scuse. E paradossalmente viene difesa proprio da chi vi è sottomesso.


 
Lyudmila Gorbunova (married Zanella)
Lyudmila Gorbunova (married Zanella)  Identity Verified
Italy
Local time: 08:20
Italian to Russian
+ ...
La mia triste esperienza in Italia Dec 5, 2014

La mia esperienza di lavoro come interprete/traduttrice in Italia è molto triste o piùttosto è tragica. All'età di 58 anni mi sono sposata in Italia (prima per molti anni ho lavorato come interprete/traduttrice in Russia, ma sempre con i clienti diretti e quindi non ho mai avuto nessun problema con dei pagamenti delle tasse).
Arrivata in Italia ho pensato di lavorare ancora per qualche anno come interprete/traduttrice. Mi sono rivolta alla GISL di Feltre e ho chiesto che cosa devo far
... See more
La mia esperienza di lavoro come interprete/traduttrice in Italia è molto triste o piùttosto è tragica. All'età di 58 anni mi sono sposata in Italia (prima per molti anni ho lavorato come interprete/traduttrice in Russia, ma sempre con i clienti diretti e quindi non ho mai avuto nessun problema con dei pagamenti delle tasse).
Arrivata in Italia ho pensato di lavorare ancora per qualche anno come interprete/traduttrice. Mi sono rivolta alla GISL di Feltre e ho chiesto che cosa devo fare per lavorare in regola. Ho chiesto se devo pagare l'INPS. L'impiegata della CISL mi ha chiesto per quanti anni prevedo lavorare visto la mia età. Le ho risposto: "4 o 5 anni". L'impiegata mi ha detto: "Signora, non Le conviene pagare l'INPS visto che Lei non si quadagnerà neanche una pensione minima".
Ho chiesto il consiglio ai colleghi italiani su Langit di spiegarmi come si fa la fattura. Mi ha risposto una collega che mi consigliato di iniziare a lavorare con la notula di prestazioni occasionali e mi ha inviato il modulo. Per qualche mese ho lavorato con la notula e poi sempre su Langit ho letto che molti clienti non considerano interpreti/traduttori dei veri professionisti se quelli non possiedono la P.IVA.
Sono andata all'Agenzia delle entrate di Feltre per farmi la P.IVA. Ci sono stata ben tre volte, perchè l'impiegato che era anziano (quindi l'ho considerato come uno esperto) non è riuscito a trovare il codice per interpreti/traduttori! La terza volta lui, tutto furioso, mi ha gettato l'elenco in faccia e mi ha detto di cercare la mia professione in quell'elenco. L'ho subito trovata! E così il 6 maggio del 2008 ho avuto finalmente la mia P.IVA!
Sono andata subito a trovarmi un commercialista perchè sapevo che la contabilità in Italia è molto complicata. Ho parlato con il direttore dell'agenzia e gli ho chiesto se devo pagare contributi INPS. Lui mi ha ripetuto le stesse parole dell'impiegata della CISL!
Io non ho MAI! letto i commenti dei colleghi quanto ai contributi INPS nè su Langit nè su PROZ!!! Ero convinta che nel mio caso non mi riguardano! Non ho mai letto neanche i commenti dei colleghi quanto alla Gestione Separata! Io non sapevo neanche che cosa sia!!!
Sarà stata colpa mia? Non la accetto! In tutte le istituzioni che avevo visitato in 4 anni ho sempre detto: "Io voglio lavorare in regola!"
Nel dicembre del 2011 ho deciso di cancellare la mia P.IVA perchè le spese del commercialista hanno aumentate ogni anni. Nel 2012 ho lavorato con la notula di prestazioni occasionali per 5 mila euro lordi all'anno detraendo RA e sono stata molto contenta.
Nel febbraio del 2013 ricevo dall'INPS una lettera da cui ho capito che devo pagare i contributi non pagati per 4 anni più sanzioni!!! E stato un vero choc per me!
Il commercialista ha accettato di pagare le sanzioni e i contributi ha pagato mio marito perchè non lavoro più e quindi non avevo tanti soldi.
Ma non è finita la storia! Un mese fa ricevo la lettera dalla sociètà EQUITALIA che mi chiede ancora una volta il pagamento INPS più sanzioni per la RISCOSSIONE DEI DEBITI, ma la somma è aumentata considerevolmente!!! Vado nell'Ufficio INPS di Belluno, un impiegata della Gestione Separata introduce il mio codice fiscale e mi fa vedere l'anno per l'anno che i pagamenti che avevo fatto il 20 febbraio 2013 non sono mai arrivati!!!
Meno male che una mania di conservare incolume tutti i documenti "per il caso mai"! Ho trovato il documento della banca di mio marito con il sigillo della banca e la mia firma su ogni pagina che conferma che il pagamento è stato effettuato!
E andato mio marito con quel documento in mano all'INPS a parlare (io so come parla mio marito quando è arrabbiato!) E il pagamento è stato subito trovato! Misteri!

Vi prego, cari colleghi, non fare la discussione a questo proposito su PROZ. Acceterei, invece, molto volentieri i vostri consigli come comportarmi in questa situazione stressante. Vi prego anche scrivermi senza emozioni. Le emozioni mi sono bastate, vorrei trovare le forze per reagire perchè le cose del genere non succedano agli altri colleghi.
Collapse


 
Christel Zipfel
Christel Zipfel  Identity Verified
Local time: 08:20
Member (2004)
Italian to German
+ ...
TOPIC STARTER
Hai visto? Dec 5, 2014

Bruno Depascale wrote:

Certo che possiamo scegliere.
Se non avessimo scelta non saremmo umani.
Non ci sarebbero state le rivoluzioni, e avremo ancora le case regnanti del medioevo.
Il fatto è che ci interessa il nostro piccolo orticello e non vogliamo avere "problemi" con il fisco.
Ma questa è una situazione paradossale. Che non ha scuse. E paradossalmente viene difesa proprio da chi vi è sottomesso.


Se hai letto la storia di Lyudmila, ti sembra ancora che abbiamo tutta questa libertà di scelta?

Francamente non ti seguo nel tuo ragionamento, anche per quanto riguarda le asserite "difese" del nostro sistema previdenziale. Mi risulta che nessuno abbia mai difeso la gestione separata, perlomeno se si tratta di persone consapevoli di quello che le aspetta.
Certo, puoi anche non pagare, ma poi le conseguenze non si fanno attendere, come abbiamo letto.
Che senso avrebbe?


 
Angie Garbarino
Angie Garbarino  Identity Verified
Local time: 08:20
Member (2003)
French to Italian
+ ...
@Christel Dec 5, 2014

Christel Zipfel wrote:

Se hai letto la storia di Lyudmila, ti sembra ancora che abbiamo tutta questa libertà di scelta?


Posso sbagliare ma credo che Bruno intendesse qualcosa di molto più radicale del semplice "non pagare".


 
Bruno Depascale
Bruno Depascale  Identity Verified
Italy
Local time: 08:20
Member (2009)
English to Italian
+ ...
Io non ci sto Dec 5, 2014

Angie Garbarino wrote:

Christel Zipfel wrote:

Se hai letto la storia di Lyudmila, ti sembra ancora che abbiamo tutta questa libertà di scelta?


Posso sbagliare ma credo che Bruno intendesse qualcosa di molto più radicale del semplice "non pagare".


Ovviamente non è un discorso che si può generalizzare a tutti.
Questa è la mia situazione: ho 29 anni e ho pagato per 3 anni circa 16.000 euro di inps.
Per una pensione che non vedrò mai.
È ovvio che le nuove generazioni non hanno nulla da guadagnare da questa situazione. Anzi.
Per chi lavora da più tempo, ovviamente l'opzione di non pagare più non sussiste e non avrebbe senso.
Voi al mio posto che fareste? Mi mancano 38 anni di contributi quindi dovrei versare all'inps una media di 8.000 euro annui (tenendo presente il limite di 30.000 € del regime dei minimi attuale) per un totale di 320.000 euro circa.
Purtroppo per me però non vado in giro in mercedes, vivo a casa coi miei e non faccio una vita da benestante.
A questo punto sono arrivato a credere che Equitalia non sia poi la scelta peggiore, soprattutto per chi come me non ha case, auto o altro intestato a suo nome, eccetto un cagnolino.
Quindi qual è il senso di pagare tanto per poi avere una pensione pari a quella sociale?
Le alternative oneste ci sono: cambiare paese, cambiare lavoro, smettere di lavorare, entrare in politica. Oppure dire di no. E se le cose continueranno ad andare così temo che non avrò altra scelta.
Volendo poi il discorso si può estendere al fatto che chi è libero professionista non ha nessuna credibilità di fronte alle banche. Infatti, le banche sono molto più felici di erogare un mutuo a un barista occasionale che guadagna 300 € al mese che a un libero professionista.
Infatti, si fidano più di uno pseudo-lavoro dipendente (perché il titolare in realtà spesso non ti segna che un ventesimo delle giornate lavorate che di un libero professionista.
Il barista occasionale dell'esempio sono io qualche anno fa..e il libero professionista sarei sempre io in questo momento..


 
Sabine Schmidt
Sabine Schmidt
Italy
Local time: 08:20
Italian to German
+ ...
Secondo me bisogna Dec 5, 2014

abbassare l'aliquota INPS a un livello ragionevole affinché si possa lavorare, almeno da questo punto di vista, con più serenità. E questo in modo definitivo, da non stare tutti gli anni a chiedere il blocco dell'aliquota che rimane come una spada di damocle per l'anno seguente ed è una situazione poco dignitosa non solo per noi, ma per tutti i liberi professionisti iscritti alla CGS. C'è da considerare in questo contesto anche e soprattutto il fatto che il reddito medio della nostra catego... See more
abbassare l'aliquota INPS a un livello ragionevole affinché si possa lavorare, almeno da questo punto di vista, con più serenità. E questo in modo definitivo, da non stare tutti gli anni a chiedere il blocco dell'aliquota che rimane come una spada di damocle per l'anno seguente ed è una situazione poco dignitosa non solo per noi, ma per tutti i liberi professionisti iscritti alla CGS. C'è da considerare in questo contesto anche e soprattutto il fatto che il reddito medio della nostra categoria è piuttosto basso. Ho visto dati sui colleghi traduttori editoriali. Sono stati pubblicati in uno studio molto accurato dell'IRES Emilia-Romagna, ma suppongo che possano valere in modo grossolano anche per i traduttori non editoriali:

"Il 59,3% di essi dichiara infatti di percepire una retribuzione lorda annuale inferiore ai 15mila euro, il 16% ne dichiara addirittura meno di 5mila euro nel corso dell’intero anno. Il 19% afferma di poter contare su un reddito lordo annuale compreso tra 15mila e 20mila euro, poco più di un decimo del campione si colloca nella fascia di reddito 20-30mila euro e solo tre intervistati su cento percepiscono una retribuzione superiore ai 30mila euro annui."

http://www.ireser.it/administrator/components/com_jresearch/files/publications/Dalla_parte_dei_traduttori.pdf

Con questo non voglio aprire una discussione sui livelli di reddito nella nostra categoria (di tariffe se ne parla già in altri luoghi di questo forum). Con questo voglio solo dire che un'aliquota del 30% in questo panorama è decisamente disastrosa dal punto di vista economico e sociale e tutt'altro che sostenibile.
Aggiungo anche che fare il libero professionista per il traduttore non è sempre una scelta, ma l'unica possibilità per esercitare questa professione. In Italia non esistono traduttori/interpreti impiegati nelle aziende o agenzie, al massimo in qualche istituzione, ma sono l'eccezione.
Collapse


 
Bruno Depascale
Bruno Depascale  Identity Verified
Italy
Local time: 08:20
Member (2009)
English to Italian
+ ...
Opera dell’ingegno e prestazione in diritto d’autore o prestazione di servizio? Dec 5, 2014

Segnalo questo interessante articolo che parla di come i traduttori tecnici possono applicare il regime di diritti d’autore:

http://www.the-checklist.org/blog/opera-dellingegno-e-prestazione-in-diritto-dautore-o-prestazione-di-servizio/


 
Valeria Francesconi
Valeria Francesconi  Identity Verified
Local time: 08:20
German to Italian
+ ...
@ Lyudmilla Dec 7, 2014

Lyudmilla, mi dispiace tantissimo per la storia che ti è accaduta, immagino quanto ci si senta impotenti di fronte a tali ingiustizie!

Io sto ancora aspettando dall'INPS un rimborso di 1.000 euro dal 2009 per un anticipo che avevo versato e che era risultato troppo alto.
Uno dei principali motivi per cui ho deciso di abbandonare la libera professione è senz'altro legato alla gestione separata, davvero, ho iniziato a temere che arrivata a 60 anni i miei figli mi dovessero man
... See more
Lyudmilla, mi dispiace tantissimo per la storia che ti è accaduta, immagino quanto ci si senta impotenti di fronte a tali ingiustizie!

Io sto ancora aspettando dall'INPS un rimborso di 1.000 euro dal 2009 per un anticipo che avevo versato e che era risultato troppo alto.
Uno dei principali motivi per cui ho deciso di abbandonare la libera professione è senz'altro legato alla gestione separata, davvero, ho iniziato a temere che arrivata a 60 anni i miei figli mi dovessero mantenere, perché senza pensione!
Collapse


 
Christel Zipfel
Christel Zipfel  Identity Verified
Local time: 08:20
Member (2004)
Italian to German
+ ...
TOPIC STARTER
Mi sembra molto interessante davvero Dec 11, 2014

Bruno Depascale wrote:

Segnalo questo interessante articolo che parla di come i traduttori tecnici possono applicare il regime di diritti d’autore:

http://www.the-checklist.org/blog/opera-dellingegno-e-prestazione-in-diritto-dautore-o-prestazione-di-servizio/


Qualcuno ha esperienza in merito?


 
Bruno Depascale
Bruno Depascale  Identity Verified
Italy
Local time: 08:20
Member (2009)
English to Italian
+ ...
È possibile Dec 11, 2014

Christel Zipfel wrote:

Bruno Depascale wrote:

Segnalo questo interessante articolo che parla di come i traduttori tecnici possono applicare il regime di diritti d’autore:

http://www.the-checklist.org/blog/opera-dellingegno-e-prestazione-in-diritto-dautore-o-prestazione-di-servizio/


Qualcuno ha esperienza in merito?


La Mia commercialista ha letto l'articolo e mi ė sembrata abbastanza positiva in merito. Appena ne parleremo meglio ti farò sapere. Senza inps saremmo liberi di investire in fondi pensione "seri"


 
Chiara Santoriello
Chiara Santoriello  Identity Verified
Italy
Local time: 08:20
Member (2002)
English to Italian
+ ...
Inutile piangersi addosso... Dec 12, 2014

Ciao a tutti,

mi sembra inutile piangersi addosso e lamentarsi quando la soluzione di proporre un ordine per la nostra categoria professionale è stata rifiutata e ampiamente criticata. Ci avrebbe consentito di avere una cassa previdenziale, maggiore riconoscimento professionale e di praticare e accettare tariffe un po' meno da fame ma va bene chiudiamo il discorso.

Penso comunque che l'alternativa di aprire un'attività come ditta individuale di servizi possa essere as
... See more
Ciao a tutti,

mi sembra inutile piangersi addosso e lamentarsi quando la soluzione di proporre un ordine per la nostra categoria professionale è stata rifiutata e ampiamente criticata. Ci avrebbe consentito di avere una cassa previdenziale, maggiore riconoscimento professionale e di praticare e accettare tariffe un po' meno da fame ma va bene chiudiamo il discorso.

Penso comunque che l'alternativa di aprire un'attività come ditta individuale di servizi possa essere assolutamente percorribile anche a costi contenuti.
Collapse


 
Bruno Depascale
Bruno Depascale  Identity Verified
Italy
Local time: 08:20
Member (2009)
English to Italian
+ ...
Ordine professionale? Dec 12, 2014

Chiara Santoriello wrote:

Ciao a tutti,

mi sembra inutile piangersi addosso e lamentarsi quando la soluzione di proporre un ordine per la nostra categoria professionale è stata rifiutata e ampiamente criticata. Ci avrebbe consentito di avere una cassa previdenziale, maggiore riconoscimento professionale e di praticare e accettare tariffe un po' meno da fame ma va bene chiudiamo il discorso.

Penso comunque che l'alternativa di aprire un'attività come ditta individuale di servizi possa essere assolutamente percorribile anche a costi contenuti.




Ciao Chiara,
per quanto ne sai i tentativi in tal senso sono stati completamente abbandonati da AITI e associazioni simili?
A quanto pare di alternative ce ne sono tante, compreso il fatto di aprire una ditta in un paese extra-UE come l'Albania ed essere completamente in regola, cosa che molte persone fanno.
Il punto è che non siamo noi a non essere in regola, è l'INPS (e quindi lo Stato...) che ci tratta come persone di serie D.


 
Chiara Santoriello
Chiara Santoriello  Identity Verified
Italy
Local time: 08:20
Member (2002)
English to Italian
+ ...
Bruno ti spiego... Dec 12, 2014

Tempo fa insieme ad altre colleghe avevamo costituito un'associazione per istituire un ordine professionale, non ben vista dalle associazioni professionali che si sentivano sminuite non si capisce perché in quanto l'associazione è una cosa e l'ordine è un'altra(vedi ordine dei medici e associazioni varie di medici quali medici dentisti, ecc.).

Comunque ormai non rivanghiamo il passato certo che sarebbe servita ad avere una cassa previdenziale separata, ad avere tariffe un po' men
... See more
Tempo fa insieme ad altre colleghe avevamo costituito un'associazione per istituire un ordine professionale, non ben vista dalle associazioni professionali che si sentivano sminuite non si capisce perché in quanto l'associazione è una cosa e l'ordine è un'altra(vedi ordine dei medici e associazioni varie di medici quali medici dentisti, ecc.).

Comunque ormai non rivanghiamo il passato certo che sarebbe servita ad avere una cassa previdenziale separata, ad avere tariffe un po' meno da fame e a dare un po' più di professionalità all'attività di traduzione.

Purtroppo è andata così.

Chiara

Bruno Depascale wrote:




Ciao Chiara,
per quanto ne sai i tentativi in tal senso sono stati completamente abbandonati da AITI e associazioni simili?
A quanto pare di alternative ce ne sono tante, compreso il fatto di aprire una ditta in un paese extra-UE come l'Albania ed essere completamente in regola, cosa che molte persone fanno.
Il punto è che non siamo noi a non essere in regola, è l'INPS (e quindi lo Stato...) che ci tratta come persone di serie D.
Collapse


 
Valentina_D
Valentina_D  Identity Verified
Local time: 08:20
English to Italian
+ ...
... Dec 12, 2014

Bruno Depascale wrote:

compreso il fatto di aprire una ditta in un paese extra-UE come l'Albania ed essere completamente in regola, cosa che molte persone fanno.


Cioè aprire una ditta in Albania, senza risiedervi, pagare le tasse lì, ma continuare ad usufruire, ad esempio, dell'assistenza ospedaliera italiana?

No, tanto per capire...


 
Pages in topic:   < [1 2 3 4 5] >


To report site rules violations or get help, contact a site moderator:


You can also contact site staff by submitting a support request »

Vogliamo parlare ancora della gestione separata?






TM-Town
Manage your TMs and Terms ... and boost your translation business

Are you ready for something fresh in the industry? TM-Town is a unique new site for you -- the freelance translator -- to store, manage and share translation memories (TMs) and glossaries...and potentially meet new clients on the basis of your prior work.

More info »
Anycount & Translation Office 3000
Translation Office 3000

Translation Office 3000 is an advanced accounting tool for freelance translators and small agencies. TO3000 easily and seamlessly integrates with the business life of professional freelance translators.

More info »