| Pages in topic: < [1 2 3 4] | Consigli - imposte per traduttore in Italia Thread poster: George Young
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| situazione fiscale in Italia per gli indipendenti | Feb 25, 2015 |
Per questo, mi serve capire un po' più della situazione fiscale in Italia per gli indipendenti. Ci sono delle tasse obbligatorie per le traduttore oltre l'imposta sul reddito? L'iscrizione all'IVA è obbligatorio in Italia (da noi, è solo obbligatorio oltre un soglio di cerca £80,000/anno).
L'iscrizione all'IVA è obbligatorio in Italia se vorresti cominciare un lavoro non occasionale.
il regime ordinario che prevede:
- applicazione IVA al 22% sui compensi
... See more Per questo, mi serve capire un po' più della situazione fiscale in Italia per gli indipendenti. Ci sono delle tasse obbligatorie per le traduttore oltre l'imposta sul reddito? L'iscrizione all'IVA è obbligatorio in Italia (da noi, è solo obbligatorio oltre un soglio di cerca £80,000/anno).
L'iscrizione all'IVA è obbligatorio in Italia se vorresti cominciare un lavoro non occasionale.
il regime ordinario che prevede:
- applicazione IVA al 22% sui compensi
- applicazione ritenuta d'acconto del 20%
- fatturazione così composta IMPONIBILE + IVA 22%- RITENUTA D'ACCONTO 20%
- regime contabile semplificato con tenuta contabilità e applicazione del regime di tassazione a scaglioni irpef che prevede una tassazione irpef minima del 23%
- tenuta contabilità
- conteggio IVA con periodicità trimestrale da versare alle scadenze del 16/5 - 20/8 - 16/11/ - 16/5
- obbligo IRAP (LOMBARDIA DEL 3,90% sul reddito netto imponibile IRAP)
- obbligo studi di settore
Devi pagare anche 27,72% al INPS.
Una notizia positiva che esiste un regime agevolato. Potrebbe essere anche il tuo caso. (Da verificare.) Il tuo reddito annuale non puo superare Eur 30,000. Ci sono anche altri condizioni.)
Scusami se ripeto - ti ho già scritto prima in inglese. Il tema ovviamente mi interessa moltissimo. ▲ Collapse
| | | | | Assicurazione sanitaria | Feb 25, 2015 |
Per quanto riguarda l'assicurazione sanitaria, qualcuno mi possa spiegare come devo fare per trovare l'assicurazione supplementare e quanto potrei aspettare di pagare?
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L'assicurazione sanitaria statale è disponibile. Avrai una tessera sanitaria nazionale appena riceverai una residenza locale. Ho lavorato per una agenzia assicurativa, posso dire che i miei connazionali chiedevano tantissimo l'assicurazione sanitaria privata e noi unica cosa che potevamo offirli è l... See more Per quanto riguarda l'assicurazione sanitaria, qualcuno mi possa spiegare come devo fare per trovare l'assicurazione supplementare e quanto potrei aspettare di pagare?
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L'assicurazione sanitaria statale è disponibile. Avrai una tessera sanitaria nazionale appena riceverai una residenza locale. Ho lavorato per una agenzia assicurativa, posso dire che i miei connazionali chiedevano tantissimo l'assicurazione sanitaria privata e noi unica cosa che potevamo offirli è le polizze che coprivano interventi chirurgici complessi. Altro è coperto dal sistema statale. Per ottenere il servizio statale dovresti ogni tanto pagare il ticket anche di un po di più di 100 eur. (Per analisi di sangue complessi.) Ormai se ti interessa puoi consultare con il sito di Generali INA Assitalia per piu informazione su opzioni private. ▲ Collapse
| | | | Tom in London
United Kingdom
Local time: 08:16
Member (2008)
Italian to English
| Ah...la residenza | Feb 27, 2015 |
Elena Lezheva wrote:
Avrai una tessera sanitaria nazionale appena riceverai una residenza locale.
...e di per sé specialmente per un non-italiano, ottenere la "residenza" è una storia tutta italiana in sé. Non basta dire "risiedo in via XX al n. XX". No, lo devi dimostrare con tanto di testimoni e controlli da parte della polizia urbana. E se la residenza non ce l'hai, non puoi fare nient'altro. Esattamente come da un romanzo di Kafka. Non puoi, per esempio, possedere un'automobile.
Sarai abituato all'Inghilterra, dove "my word is my bond" e si dà per scontato che quando tu dici una cosa, è vera e non richiede ulteriori prove. Ma in Italia non è così.
Aggiungo che come straniero, nonostante il fatto che sia l'Italia che l'Inghilterra fanno parte dell'Unione Europea, avrai anche bisogno del Permesso di Soggiorno. Per averlo dovrai fare delle lunghe code per mattinate intere, davanti al portone della Questura, insieme a tutti gli altri extracommunitari e non, e se ce la fai ad arrivare all'intervista prima dell'ora di chiusura, dovrai subire un interrogatorio da parte di un poliziotto in divisa. Dovrai dimostrare, per esempio, che hai una fonte di reddito sufficiente, che hai un codice fiscale e partita IVA, e per "motivi di sicurezza" ti potranno anche chiedere chi conosci localmente (nomi e cognomi), se hai.....la residenza..... ecc. Dovrai presentare le prove cartacee di quanto dici. Non basterà dirlo.
In seguito poi, se non hai il Permesso di Soggiorno, ad esempio ad un banale controllo stradale oppure se un agente di polizia ti ferma, potrai essere *arrestato* e *espulso dall'Italia senza poter rientrare* .
Gli italiani non sanno queste cose, ma è bene che le sappi tu. Inoltre, appena arrivato in Italia, è importantissimo che ti rechi al più vicino Consolato d'Inghilterra e ti registri. Potresti averne bisogno. Nel tuo caso penso che occorrerà una giornata per andare a Milano. Guarda a come passano le giornate in Italia....
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Mia madre ha chiesto la residenza in Italia nel 2014 e l'ha ottenuta senza "grosse" difficoltà (a parte i documenti richiesti). A quanto ne so io, il permesso di soggiorno per i cittadini della comunita europea è stato abolito.
Comunque devi avere le risorse sufficienti al fine di non rappresentare un onere per i servizi sociali dello Stato.
[Modificato alle 2015-02-27 12:36 GMT]
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| Non credo proprio | Feb 27, 2015 |
Tom in London wrote:
Aggiungo che come straniero, nonostante il fatto che sia l'Italia che l'Inghilterra fanno parte dell'Unione Europea, avrai anche bisogno del Permesso di Soggiorno. Per averlo dovrai fare delle lunghe code per mattinate intere, davanti al portone della Questura, insieme a tutti gli altri extracommunitari e non, e se ce la fai ad arrivare all'intervista prima dell'ora di chiusura, dovrai subire un interrogatorio da parte di un poliziotto in divisa. Dovrai dimostrare, per esempio, che hai una fonte di reddito sufficiente, che hai un codice fiscale e partita IVA, e per "motivi di sicurezza" ti potranno anche chiedere chi conosci localmente (nomi e cognomi), se hai.....la residenza..... ecc. Dovrai presentare le prove cartacee di quanto dici. Non basterà dirlo.
E lo so per certo, per aver avuto stretti rapporti con una collega inglese che prese la residenza in Italia all'incirca nel 2002.
Gli europei non fanno code con gli extracomunitari e non hanno bisogno di permessi di soggiorno, forse negli anni 70, quando dovetti fare il passaporto per andare in England... ma adesso proprio no.
[Edited at 2015-02-27 12:54 GMT]
| | | | | Si, esattamente come per me in Spagna | Feb 27, 2015 |
Gabriele Metzler wrote:
Comunque devi avere le risorse sufficienti al fine di non rappresentare un onere per i servizi sociali dello Stato.
[Modificato alle 2015-02-27 12:36 GMT]
E mi sembra anche normale, con tutti i disoccupati cittadini, nessuna nazione penso voglia o possa farsi carico di cittadini di altre nazioni (sebbene europei)
| | | | | Post removed: This post was hidden by a moderator or staff member for the following reason: Empty post. | | Diritto di libera circolazione e di soggiorno dei cittadini UE | Feb 27, 2015 |
Tom in London wrote:
Avere le risorse sufficienti al fine di non rappresentare un onere per i servizi sociali dello Stato è una ingiustizia. Infatti un cittadino italiano, o di qualsiasi altro paese UE, ha diritto ad una gamma molto vasta di vari tipi di assistenza sociale in Inghilterra (o altrove) Questo è uno dei principi basilari dell'UE: la RECIPROCITA'. Strano che nessuno sembra capirlo !
Parimenti è una ingiustizia imporre sui cittadini UE in Italia qualsiasi dovere di registrazione presso la Polizia di Stato. Come nel caso precedentemente citato, un cittadino italiano, o di qualsiasi altro paese UE, che si stabilisca in Inghilterra, non è obbligato a fare nulla di simile.
Non me ne volere, Tom, ma mi sembra che tu non sia bene informato.
Per esempio, è vero che ogni cittadino di uno stato membro può soggiornare liberamente fino a un periodi di tre mesi in un altro stato membro.
Tuttavia, se intende restare di più, ha alcuni obblighi: (ti consiglio assolutamente di dare un'occhiata alla direttiva 2004/38 CE, vedi qui: http://europa.eu/legislation_summaries/internal_market/living_and_working_in_the_internal_market/l33152_it.htm
"Diritto di soggiorno per una durata superiore a tre mesi
Il diritto di soggiornare per un periodo superiore a tre mesi resta soggetto ad alcune condizioni:
- esercitare un'attività in qualità di lavoratore subordinato o autonomo;
- disporre di risorse economiche sufficienti e di un'assicurazione malattia al fine di non divenire un onere a carico dell'assistenza sociale dello Stato membro ospitante durante il soggiorno. A questo proposito, gli Stati dell'Unione non possono fissare l'ammontare delle risorse considerate sufficienti, ma devono tener conto della situazione personale degli interessati;
(....)"
Se non puoi dimostrare di avere un lavoro né i mezzi sufficienti per sostenerti (ed eventualmente la tua famiglia) nessuno stato europeo, Regno Unito compreso, ti permetterà di stabilirti sul suo territorio, legalmente intendo dire, mantenendo te e la tua famiglia a spese dei propri cittadini, stai sicuro.
Ti assicuro che in Italia le cose funzionano oggi esattamente come previsto dalla direttiva, permesso di soggiorno compreso. Che poi in Italia sia mediamente tutto più complicato e pieno di marche da bollo eccetera siamo d'accordo, ma le notizie che dai tu mi sembrano senz'altro fuorvianti.
Certamente, visto che da Voi come si sa non esiste l'anagrafe come la intendiamo penso in tutti gli altri stati europei, funzionerà un po' diversamente, ma da qualche parte il cittadino che intende trasferirsi si dovrà pur registrare.
[Bearbeitet am 2015-02-27 20:56 GMT]
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