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Consigli - imposte per traduttore in Italia
Thread poster: George Young
George Young
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Feb 18, 2015

Io faccio traduttore indipendente in Inghilterra ma aspetto che dovrò traslocare in Italia durante il corso di quest'anno. Per questo, mi serve capire un po' più della situazione fiscale in Italia per gli indipendenti. Ci sono delle tasse obbligatorie per le traduttore oltre l'imposta sul reddito? L'iscrizione all'IVA è obbligatorio in Italia (da noi, è solo obbligatorio oltre un soglio di cerca £80,000/anno).

Aspetto che sarà più facile consultare un contabile ma mi serve le
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Io faccio traduttore indipendente in Inghilterra ma aspetto che dovrò traslocare in Italia durante il corso di quest'anno. Per questo, mi serve capire un po' più della situazione fiscale in Italia per gli indipendenti. Ci sono delle tasse obbligatorie per le traduttore oltre l'imposta sul reddito? L'iscrizione all'IVA è obbligatorio in Italia (da noi, è solo obbligatorio oltre un soglio di cerca £80,000/anno).

Aspetto che sarà più facile consultare un contabile ma mi serve le informazione di base per poter fare i conti prima di traslocare.

Per quanto riguarda l'assicurazione sanitaria, qualcuno mi possa spiegare come devo fare per trovare l'assicurazione supplementare e quanto potrei aspettare di pagare?

Vi ringrazio in anticipo per tutti i vostri consigli!

George
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Tom in London
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Vedi link Feb 18, 2015

Caro George - consiglio massima cautela. Vedi qui:

http://www.proz.com/post/2398262#2398262http://www.proz.com/post/2398262#2398262

[Edited at 2015-02-18 11:52 GMT]


 
Giles Watson
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Perché non... Feb 18, 2015

... ci dici dove hai l'intenzione di andare?

Così se c'è un(a) collega della zona in ascolto, potrà indicarti - magari fuori forum - qualche nominativo di commercialisti con esperienza del nostro settore.


 
Claudio Nasso
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Non stiamo un pochino esagerando Feb 18, 2015

Tom in London wrote:

Caro George - consiglio massima cautela. Vedi qui:

http://www.proz.com/post/2398262#2398262http://www.proz.com/post/2398262#2398262

[Edited at 2015-02-18 11:52 GMT]


Tom,

con tutto il rispetto dovuto per le tue idee espresse nel link sopra citato, non ti sembra di esagerare un pochino?

Io questo lavoro lo faccio initerrottamente da più di 35 anni e continuerò a farlo, e ti garantisco che non mi sono mai dovuto trovare nelle situazioni da te descritte.

È vero, ci sono delle complicazioni oggettive (ma non insormontabili) come ci sono altrove sotto altri aspetti, ma da questo a dipingere la realtà italiana nel modo da te descritto ci passa davvero molto.

Credimi, non è una difesa campanilistica della nostra Italia, ma solo un invito a considerare con più obiettività la realtà delle cose senza per forza generalizzare.

Potrei, se mai volessi farlo (e non voglio), adattare le tue valutazioni al Regno Unito, agli USA e a molti altri Stati con i quali sono intrattengo regolari rapporti professionali.

Grazie.

Claudio


 
George Young
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Trento Feb 18, 2015

Giles Watson wrote:

... ci dici dove hai l'intenzione di andare?

Così se c'è un(a) collega della zona in ascolto, potrà indicarti - magari fuori forum - qualche nominativo di commercialisti con esperienza del nostro settore.



Giles - sarebbe a Trento - oppoure in qualche parte del Trentino, non lontano dalla città.


 
Giles Watson
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Trentatré trentini entrarono a Trento, tutti e trentatré di tratto in tratto trotterellando Feb 18, 2015

George Young wrote:

Giles Watson wrote:

... ci dici dove hai l'intenzione di andare?

Così se c'è un(a) collega della zona in ascolto, potrà indicarti - magari fuori forum - qualche nominativo di commercialisti con esperienza del nostro settore.



Giles - sarebbe a Trento - oppoure in qualche parte del Trentino, non lontano dalla città.


Bene.

Facci sapere se combini (i trentini sono notoriamente... numerosi!)


 
Giuseppe C.
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Se proprio non puoi farne a meno Feb 18, 2015

George Young wrote:

Io faccio traduttore indipendente in Inghilterra ma aspetto che dovrò traslocare in Italia durante il corso di quest'anno. Per questo, mi serve capire un po' più della situazione fiscale in Italia per gli indipendenti. Ci sono delle tasse obbligatorie per le traduttore oltre l'imposta sul reddito? L'iscrizione all'IVA è obbligatorio in Italia (da noi, è solo obbligatorio oltre un soglio di cerca £80,000/anno).

Aspetto che sarà più facile consultare un contabile ma mi serve le informazione di base per poter fare i conti prima di traslocare.

Per quanto riguarda l'assicurazione sanitaria, qualcuno mi possa spiegare come devo fare per trovare l'assicurazione supplementare e quanto potrei aspettare di pagare?

Vi ringrazio in anticipo per tutti i vostri consigli!

George


Caro George,

io al tuo posto eviterei accuratamente di venire a lavorare come freelance in Italia. Non solo dovresti aprire una partita IVA, ma dovresti aspettare ogni anno di sapere quante e quali tasse, imposte e contributi dovresti pagare, perché la legislazione cambia annualmente, spesso anche da una stagione all'altra, come fosse un abito da sostituire al cambiare della moda. Non aspettarti comunque di pagare allo Stato meno di circa il 50% del tuo fatturato lordo.
Per quanto riguarda la sanità, non avresti bisogno di assicurazione sanitaria privata. Anche in Italia la sanità è pubblica, ma preparati a pagare ticket a volte molto cari, soprattutto in caso di analisi mediche sofisticate, a meno che tu non sia affetto da patologie croniche che ti permettono di farti esentare dai ticket. Per quanto riguarda i farmaci, se il tuo reddito imponibile è inferiore ai 36.000 Euro lordi, saresti esente dal relativo ticket.

Ti auguro tu non debba sottoporti obbligatoriamente a questa tortura, soprattutto se in UK puoi cavartela senza nemmeno dovere aprire una partita IVA.


 
George Young
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Altre domande Feb 18, 2015

Giuseppe,

Grazie per la Sua risposta. Mi possa spiegare come si è arrivato a una ritenuta di circa 50%? Di che cosa è composta? Solo l'IRPEF or altre deduzione?

La sua spiegazione della sanitaria mi sembra un po' contraddittorio nel senso che dice che "non avresti bisogno di assicurazione sanitaria privata" però dice anche "ma preparati a pagare ticket a volte molto cari". Non è per questa ragione che si sottoscrive l'assicurazione privata?

Grazie ancor
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Giuseppe,

Grazie per la Sua risposta. Mi possa spiegare come si è arrivato a una ritenuta di circa 50%? Di che cosa è composta? Solo l'IRPEF or altre deduzione?

La sua spiegazione della sanitaria mi sembra un po' contraddittorio nel senso che dice che "non avresti bisogno di assicurazione sanitaria privata" però dice anche "ma preparati a pagare ticket a volte molto cari". Non è per questa ragione che si sottoscrive l'assicurazione privata?

Grazie ancora

George
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Giuseppe C.
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Ciao George Feb 18, 2015

George Young wrote:

Giuseppe,

Grazie per la Sua risposta. Mi possa spiegare come si è arrivato a una ritenuta di circa 50%? Di che cosa è composta? Solo l'IRPEF or altre deduzione?

La sua spiegazione della sanitaria mi sembra un po' contraddittorio nel senso che dice che "non avresti bisogno di assicurazione sanitaria privata" però dice anche "ma preparati a pagare ticket a volte molto cari". Non è per questa ragione che si sottoscrive l'assicurazione privata?

Grazie ancora

George


Ti faccio un esempio pratico:

Supponiamo che tu abbia fatturato 35.000 Euro lordi e abbia speso per l'attività poca roba, perché sei già attrezzato..

Ancora per quest'anno dovrai versare il 27,72% di contributi INPS. Ossia 9.702 Euro.

Rimangono 25.298

A questi devi applicare imposte IRPEF, IRAP, imposte regionali.

Non voglio stare qui a fare i conteggi precisi, ma calcola perlomeno una media del 25%, cioè altri 6.235 Euro circa.

Ti restano

19.063 Euro

19.000 Euro sono pressappoco il 54,5% di 35.000 Euro.

In realtà questo è un calcolo semplificatissimo. Si prevede inoltre per il futuro un incremeneto dell'aliquota INPS fino al 33.72% nel giro di pochi anni. Già nel 2015 l'avevano aumentata al 29,72%, ma oggi con un emendamento nel decreto milleproproghe hanno lasciato per il 2015 l'aliquota al 27,72%, ma solo per il 2015.

Per quanto riguarda la sanità, ti sconsiglio di ricorrere a un'assicurazione privata. Non ne vale la pena. I problemi sanitari gravi sono trattati gratuitamente. Pronto soccorso ospedaliero, ricoveri ospedalieri e interventi chrurgici sono gratuiti e per le analisi mediche esiste un tetto massimo di partecipazione alla spesa "ticket" che non può comunque superare una certa cifra, intorno a 100 Euro mi pare. Io non ho mai pensato, finora, di ricorrere a un'assicurazione sanitaria privata. Sarebbe più una spesa che un guadagno, almeno al momento, e ti posso garantire che ho utilizzato e utilizzo parecchio il sistema sanitario nazionale che è eccellente, almeno nel Nord Italia e scegliendo gli ospedali con oculatezza.

Tu dovresti essere un cittadino britannico e quindi comunitario e quindi con pieno diritto a usufruire dell'assistenza sanitaria pubblica. In ogni caso non dovrai mai pagare le prestazioni sanitarie come se fossi, per esempio, negli USA.

Spero sia abbastanza chiaro. I dettagli sarebbero moltissimi, ma più o meno la situazione è questa.


 
Tom in London
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Non credo Feb 19, 2015

Claudio Nasso wrote:

non ti sembra di esagerare un pochino?


Caro Claudio, no, non mi pare. Condurre un'attività qualsiasi in Italia è gia una "tortura" (cito da uno dei post che hanno fatto seguito al tuo) per gli italiani, i quali sono bravi ad "interpretare" la normativa o a scansarla, ma è doppiamente una tortura per chi non è italiano e pertanto deve attenersi ai requisiti strettamente alla lettera (lettera che cambia continuamente).


 
George Young
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Grazie mille Giuseppe Feb 19, 2015

Grazie, questo è esattamente quello che cercavo, molto utile!

 
Angie Garbarino
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Concordo anzi concordissimo Feb 19, 2015

Tom in London wrote:
Caro Claudio, no, non mi pare. Condurre un'attività qualsiasi in Italia è gia una "tortura" (cito da uno dei post che hanno fatto seguito al tuo) per gli italiani, i quali sono bravi ad "interpretare" la normativa o a scansarla, ma è doppiamente una tortura per chi non è italiano e pertanto deve attenersi ai requisiti strettamente alla lettera (lettera che cambia continuamente).


Dopo 25 anni io non ho visto che l'espatrio, per un inglese poi, con la meravigliosa fiscalità in GB, ho paura che possa essere una vera tragedia.


 
Tom in London
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Differenza Feb 19, 2015

Angie Garbarino wrote:

Tom in London wrote:
Caro Claudio, no, non mi pare. Condurre un'attività qualsiasi in Italia è gia una "tortura" (cito da uno dei post che hanno fatto seguito al tuo) per gli italiani, i quali sono bravi ad "interpretare" la normativa o a scansarla, ma è doppiamente una tortura per chi non è italiano e pertanto deve attenersi ai requisiti strettamente alla lettera (lettera che cambia continuamente).


Dopo 25 anni io non ho visto che l'espatrio, per un inglese poi, con la meravigliosa fiscalità in GB, ho paura che possa essere una vera tragedia.


Avendo riflettuto molto su questa cosa, sono giunto alla conclusione che mentre in Italia la cosa pubblica viene gestita in base al presupposto che "ognuno qua sta cercando di fare il furbo" (come mi venne detto un giorno da un Soprintendente in vena informale, da dietro una monumentale scrivania che una volta apparteneva alla famiglia regnante, indicando una pila di pratiche da esaminare), in Regno Unito il presupposto è che ognuno, fino a prova contraria, sulla propria responsabilità, è onesto.

Ovviamente c'è che "fa il furbo" anche qui, ma a conti fatti il presupposto dell'onestà funziona meglio dell'alternativo. E poi in Inghilterra il "furbo" non è ammirato e non ha molti amici. E se viene scoperto, sono guai grossi.

Stiamo andando fuori tema ma per George forse questi discorsi sono utili. Consiglierei un corso accellerato del cinema di Totò ed i romanzi di Carlo Emilio Gadda.

[Edited at 2015-02-19 10:57 GMT]


 
Angie Garbarino
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Ti dico solo una cosa Feb 19, 2015

Tom in London wrote:
Avendo riflettuto molto su questa cosa, sono giunto alla conclusione che mentre in Italia la cosa pubblica viene gestita in base al presupposto che "ognuno qua sta cercando di fare il furbo" (come mi venne detto un giorno da un Soprintendente in vena informale, da dietro una monumentale scrivania che una volta apparteneva alla famiglia regnante, indicando una pila di pratiche da esaminare), in Regno Unito il presupposto è che ognuno, fino a prova contraria, sulla propria responsabilità, è onesto.

Ovviamente c'è che "fa il furbo" anche qui, ma a conti fatti il presupposto dell'onestà funziona meglio dell'alternativo. E poi in Inghilterra il "furbo" non è ammirato e non ha molti amici. E se viene scoperto, sono guai grossi.


In Italia da qualche anno il tuo reddito lo stabilisce il fisco kafkiano di cui sopra, considerando il numero di cani, gatti, scuole dei figli, e considerando una spesa di 12.000 euro l'anno per riparazioni a un auto del 99

(PS vorrei conoscere quel disgraziato che spende 12000 euro l'anno per una auto 1900 di cilindrata del valore di 700 euro, la quale, se la vuoi vendere costa 900 di trapasso all'eventuale acquirente, che ovviamente non troverai.
Personalmente provato (carta canta) dai miei parenti stretti.

Io la chiamo persecuzione fiscale, o dittatura fiscale. E le leggi non solo cambiano ad ogni stagione ma quelle su "REDDITOMETRO" sono retroattive di 5 anni.

PS non so se il mio post è in regola con la regola 1, in caso contrario mi scuso.

[Edited at 2015-02-19 11:44 GMT]

[Edited at 2015-02-19 11:57 GMT]


 
Angie Garbarino
Angie Garbarino  Identity Verified
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Fatturato Feb 19, 2015

Giuseppe C. wrote:
Ti faccio un esempio pratico:

Supponiamo che tu abbia fatturato 35.000 Euro lordi e abbia speso per l'attività poca roba, perché sei già attrezzato..

Ancora per quest'anno dovrai versare il 27,72% di contributi INPS. Ossia 9.702 Euro.

Rimangono 25.298

A questi devi applicare imposte IRPEF, IRAP, imposte regionali.

Non voglio stare qui a fare i conteggi precisi, ma calcola perlomeno una media del 25%, cioè altri 6.235 Euro circa.

Ti restano

19.063 Euro

19.000 Euro sono pressappoco il 54,5% di 35.000 Euro.

In realtà questo è un calcolo semplificatissimo. Si prevede inoltre per il futuro un incremeneto dell'aliquota INPS fino al 33.72% nel giro di pochi anni. Già nel 2015 l'avevano aumentata al 29,72%, ma oggi con un emendamento nel decreto milleproproghe hanno lasciato per il 2015 l'aliquota al 27,72%, ma solo per il 2015.


BTW, tanto per chiacchierare, volete sapere quanto si paga nella criticata Spagna con quel fatturato lordo citato sopra (ovviamente scaricando spese che in Italia non si scaricano)?

Altro che esagerazioni!


 
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