Contratto per clienti diretti scritto da avvocato
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Eleonora_P
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Nov 12, 2018

Ciao a tutti!

In previsione di un potenziale cliente diretto italiano (finora ho collaborato solo con agenzie straniere) sto pensando di rivolgermi a un avvocato per la stesura di un contratto che possa tutelarmi anche in futuro.
Ho visto quelli presenti sul sito dell'AITI, ma li ho trovati troppo generici, anche perché credo che ogni contratto vada "plasmato" in base al professionista e alle sue esigenze.
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Ciao a tutti!

In previsione di un potenziale cliente diretto italiano (finora ho collaborato solo con agenzie straniere) sto pensando di rivolgermi a un avvocato per la stesura di un contratto che possa tutelarmi anche in futuro.
Ho visto quelli presenti sul sito dell'AITI, ma li ho trovati troppo generici, anche perché credo che ogni contratto vada "plasmato" in base al professionista e alle sue esigenze.
Quindi vi chiedo: come vi regolate con i clienti diretti italiani? Avete anche voi un contratto? Vi siete rivolti a un avvocato specializzato in materia per farvene fare uno ad hoc?
Accetto qualsiasi suggerimento o opinione in merito.
Grazie mille fin d'ora!

Eleonora
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Magda P.
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qualche idea Nov 14, 2018

Ciao Eleonora,
Io finora ho stipulato due contratti con clienti diretti, stesi direttamente da loro a seguito degli accordi presi insieme.
Se il tuo cliente non ti ha proposto di firmare un contratto, potresti magari valutare la possibilità di un modello già predisposto (da Aiti o altro), dopo aver sentito il cliente.
Spero di esserti stata utile.
In bocca al lupo.
Magda

[Edited at 2018-11-14 10:38 GMT]


 
Mirko Mainardi
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Burocratizzazione e legalese Nov 14, 2018

Le due cose citate nell'oggetto le ODIO con tutto il cuore e ogni volta che devo iniziare una nuova collaborazione e mi appioppano mallopponi di roba da leggere e firmare, mi prende male, perché: sono una perdita di tempo; spesso e volentieri sono fin troppo "plasmate" sulle esigenze di una sola parte (che solitamente coincide con il committente...); sono indicativi della mentalità di chi li propone; in alcuni casi pretendono di regolare ogni possibile caso dello scibile umano, dalle ca... See more
Le due cose citate nell'oggetto le ODIO con tutto il cuore e ogni volta che devo iniziare una nuova collaborazione e mi appioppano mallopponi di roba da leggere e firmare, mi prende male, perché: sono una perdita di tempo; spesso e volentieri sono fin troppo "plasmate" sulle esigenze di una sola parte (che solitamente coincide con il committente...); sono indicativi della mentalità di chi li propone; in alcuni casi pretendono di regolare ogni possibile caso dello scibile umano, dalle catastrofi naturali alle ispezioni a casa del traduttore, passando per la responsabilità in caso di invasioni aliene; ecc. ecc.; e perché alla fine... sono inutili...

Se decido di avvalermi dei servizi di un barbiere, di un imbianchino, di un idraulico, di un avvocato, di un medico, ecc. non sto lì a leggere pagine su pagine di accordi di riservatezza, condizioni generali di contratto e quant'altro... Vado, mi accordo sul prezzo, usufruisco del servizio, pago. Finito. Dato che parli specificamente di clienti italiani, nel malaugurato caso in cui qualcosa dovesse andare "storto" (il che può capitare benissimo in presenza o meno di contratti firmati), c'è il codice civile.

Detto questo, hai scritto di aver visto i modelli AITI (tipo questo) e di averli trovati troppo "generici". Beh, sono "modelli"... sono pensati proprio per essere generici e adattabili in base alle tue esigenze, ma al tempo stesso ti forniscono una struttura di base per il tipo specifico di servizio che andrai a offrire. Anche se vai da un avvocato a farti stilare un contratto, pensi che sia un super esperto del campo e che faccia tutto lui automaticamente? Lui "tradurrà" solo (nell'odiato "legalese") ciò che gli dirai tu... Certo, potrà consigliarti, ma alla fine anche i modelli AITI sono un "consiglio", e non credo che un avvocato X sappia più di un'associazione di traduttori sul mondo della traduzione... visto anche che (purtroppo) non sono rari i casi in cui si legge/sente di commercialisti o dipendenti dell'AdE (nomen omen) che non sanno nemmeno quali sono gli obblighi a cui siamo sottoposti come liberi professionisti...

A me personalmente piacciono, in linea di massima, le clausole tipo dell'ITI, ma ovviamente sono in inglese.

[Edited at 2018-11-14 15:14 GMT]
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Eleonora_P
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Grazie Nov 14, 2018

Intanto ringrazio molto sia Magda che Mirko per avermi risposto.

Mirko: sono d'accordo con te, anche io non amo particolarmente le due parole che intendi tu: noi traduttori, lavorando per lo più con agenzie, siamo continuamente sommersi da contratti di ogni tipo, quindi so benissimo che noia sia ogni volta leggerli e magari anche dover mandare giù a fatica qualche clausola non proprio idilliaca.

Per quel che mi riguarda, ho pensato di farmi fare un contratto ad hoc ba
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Intanto ringrazio molto sia Magda che Mirko per avermi risposto.

Mirko: sono d'accordo con te, anche io non amo particolarmente le due parole che intendi tu: noi traduttori, lavorando per lo più con agenzie, siamo continuamente sommersi da contratti di ogni tipo, quindi so benissimo che noia sia ogni volta leggerli e magari anche dover mandare giù a fatica qualche clausola non proprio idilliaca.

Per quel che mi riguarda, ho pensato di farmi fare un contratto ad hoc basandomi, ovviamente, su quelli dell'AITI. Per ora è solo un'idea, sperando che una proposta di lavoro vada in porto, ma intanto ho girato a un avvocato proprio la pagina con il contratto dell'AITI per fargli capire di cosa parliamo e come dovrebbe essere strutturato un contratto tipo di traduzione.
A me basterebbe averne uno realizzato in base alle mie esigenze, e modificabile poi di volta in volta in base ai progetti, per essere tutelata nel caso in cui dovessero esserci problemi con un cliente (che sia una persona o, soprattutto, ditte).
Perché se è vero che un contratto bene o male lo possiamo scrivere tutti per quanto riguarda numero di righe, scadenza, formati di consegna, ecc., è anche vero che nessuno qui (o almeno solo chi è anche laureato in legge) saprebbe applicare a un contratto le leggi di riferimento corrette. E lì, se sbagli anche solo una virgola, puoi rimanere fregato. Senza contare che noi solitamente NON veniamo mai pagati alla consegna del servizio (come accade ad esempio con un medico, un idraulico, ecc., che emettono la fattura contestualmente al pagamento) e quindi nel nostro caso il rischio di non essere pagati e avere poi rogne varie è sicuramente maggiore.
Ecco perché ho pensato di tutelarmi e avrei piacere di conoscere anche i pareri in merito degli altri e come sono soliti organizzarsi.
Un saluto a te e buon lavoro!

Eleonora


[Modificato alle 2018-11-14 12:30 GMT]
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Mirko Mainardi
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In realtà non è proprio così, secondo me... Nov 14, 2018

Eleonora_P wrote:

Senza contare che noi solitamente NON veniamo mai pagati alla consegna del servizio (come accade ad esempio con un medico, un idraulico, ecc., che emettono la fattura contestualmente al pagamento) e quindi nel nostro caso il rischio di non essere pagati e avere poi rogne varie è sicuramente maggiore.


Beh, se un idraulico, un avvocato, un medico, un imbianchino, ecc. completano tutto il lavoro, emettono fattura e il cliente non paga, si trovano nella stessa identica situazione di un traduttore che consegna il lavoro e non viene pagato...

L'unico modo per evitarlo sarebbe farsi pagare PRIMA della consegna, ma qui la cosa esula dalla firma di un contratto e riguarda più la solvibilità del cliente in generale e il rapporto in prospettiva. Non conosci un cliente, gli chiedi di pagare il primo lavoro anticipatamente, e se va tutto bene, continui così o proponendogli un termine di pagamento diverso (a 15, 30, ecc. giorni data fattura o simili). Le email non sono contratti, ma sono comunque prova scritta degli accordi presi, per quanto ne so io...

In ogni caso, di nuovo, per quanto ne so io, tu puoi stabilire tutte le clausole che ti pare in un contratto, ma se poi contravvengono quelle del diritto civile o sono comunque giudicate "ingiuste", basta che un cliente ti porti in tribunale per farle dichiarare inapplicabili. Il punto è che un contratto non è legge e non è automaticamente applicabile... Per fare un esempio terra-terra, se qualcuno non ti paga o non rispetta le clausole del tuo contratto, non puoi chiamare il 112/113 per chiedergli di costringere il cliente ad adempiere a quanto scritto negli accordi, ma devi comunque imbarcarti in un'odissea legale dall'esito incerto (e in Italia anche costosa e tendenzialmente infinita), senza contare che le spese legali e il relativo impegno in termini di tempo tra un traduttore freelance e un'azienda sono impari, in proporzione.

Ecco perché dicevo che secondo me i contratti sono fondamentalmente "inutili". Tutto sta nella "prevenzione", non nella "cura"...


Maria Teresa Borges de Almeida
 
Maria Teresa Borges de Almeida
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@Eleonora Nov 14, 2018

As you translate from English I hope you don’t mind if I write in English (my written Italian is rustier than ever). I’ve been working since 1985 with translation agencies and direct clients and I have never felt the need to have a written contract; what I have been using for direct clients is a simple quote form template containing all the job details (language pair, number of words, date of delivery, payment terms…) and this has been more than enough. The few cases I had of non-payments ... See more
As you translate from English I hope you don’t mind if I write in English (my written Italian is rustier than ever). I’ve been working since 1985 with translation agencies and direct clients and I have never felt the need to have a written contract; what I have been using for direct clients is a simple quote form template containing all the job details (language pair, number of words, date of delivery, payment terms…) and this has been more than enough. The few cases I had of non-payments all my lawyer needed was the emails exchanged…

Teresa

P.S. If you wish I could send you the template…
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Ester Vidal
Mirko Mainardi
lucyna duleba
 


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